I reperti esposti nella Sezione Geologica Geopark illustrano efficacemente uno degli ultimi processi diastrofici che interessarono il Mar Mediterraneo a partire da circa sei milioni di anni fa. La “crisi di salinità” che ne provocò il disseccamento per un periodo di circa 300.000 anni fu ipotizzata da G. Ruggieri negli anni ’60 e fu poi comprovata dalle trivellazioni marine effettuate dalla nave oceanografica Challenger negli anni ’70. Il Messiniano è il piano geologico che esprime questo evento, durante il quale si depositarono milioni di metri cubi di rocce evaporitiche dalle quali successivamente si originò lo zolfo.
Le cause della chiusura dello Stretto di Gibilterra – che isolò il bacino marino, trasformandolo prima in un grande lago e poi, prosciugandosi completamente, in una valle profonda e arida ricoperta da uno spesso strato di sale – sono attribuite prevalentemente ai movimenti tettonici tra la zolla africana e quella euroasiatica.
